Pronti, Partenza, Scatta!

Prima di passare ad altri argomenti, bisogna rispondere alle domande che ci siamo fatti nell’articolo precedente, vi ricordate?
Ho una macchina fotografica, adesso che faccio? Come faccio a fare belle foto? Dove condivido le fotografie che scatto?

Ho una macchina fotografica, adesso che faccio?

Manuale d'usoCominciamo col calmarci e capire cosa fare una volta in possesso del nuovo giocattolo tanto ambito.
La maggior parte di chi ha una macchina fotografica, a prescindere dalla tipologia, la prima cosa che fa è scattare fotografie di ogni genere in ogni posto in cui si va.
Se il nostro scopo è raccogliere ricordi di vita senza una particolare ambizione, la cosa potrebbe anche andare bene, ma se si vuole procedere alzando l’asticella della qualità, allora la situazione è diversa.
Avete appena comprato una macchina fotografica o vi è stata regalata?
Bene, lasciatela dentro la scatola e prendete in mano il manuale d’uso e leggetelo.
In pochi conoscono tutto il potenziale del proprio dispositivo, non vi nego che anche io ignori funzioni come il Bracketing o funzioni che non utilizzo relative al comparto video, ma di norma è giusto conoscere tutto ciò che può fare la nostra macchina fotografica.
Dopo aver letto e riletto il manuale d’uso, possiamo prendere in mano la macchina fotografica e cominciare a prendere dimestichezza con il mezzo, memorizzando le posizioni delle ghiere e dei pulsanti che sono presenti.
È molto importante essere veloci e precisi in fotografia, raramente un’occasione interessante si presenta due volte davanti ai nostri occhi.
Non possiamo perdere il momento pensando ai settaggi della nostra macchina fotografica, magari non ricordando qual è la ghiera che comanda i tempi di scatto, come impostare la sensibilità ISO e così via.
Deve venirci tutto in automatico, la macchina fotografica deve essere come un’estensione del nostro corpo, bisogna essere rapidi ad impostare il tutto, comporre e scattare con fermezza.

Come faccio a fare belle foto?

Ok, direte voi, adesso sarà arrivato il momento finalmente di scattare qualche fotografia.
Ancora no, rispondo io, aspettate ancora un pochino, non fatevi prendere dalla smania di fotografare e concentriamoci sul secondo aspetto che ci interessa: come fare a fare delle foto che ci piacciono.
Henri Cartier-Bresson diceva che le prime diecimila fotografie sono le peggiori.
Io aggiungo che, oltre ad essere le peggiori, sono le più importanti che facciamo.
Questo perché abbiamo bisogno di sviluppare un occhio fotografico che risulti unico, interessante e mai banale.
Per ottenere questo non possiamo assolutamente limitarci alla pratica, dobbiamo per forza concentrarci sulla teoria, quindi cominciate con i libri fotografici, o in base ad un fotografo con uno stile che ci piace, o al genere che vi interessi di più, informatevi anche su mostre fotografiche e pittoriche.
Anche se può sembrare una cosa superflua, non sottovalutate l’importanza di sviluppare un proprio gusto estetico anche attraverso la pittura, dalla quale possiamo benissimo attingere a piene mani ed applicare combinazioni cromatiche, composizioni e giochi di luce anche in fotografia.
Prendiamo come esempio il pittore olandese Rembrandt ed il famoso triangolino di luce sulla guancia, schema di luce usato spessissimo nella fotografia ritrattistica.
Ultima cosa, ma non per importanza, è guardare film, serie tv e documentari che possono essere interessanti per noi fotografi.
Ci sono tantissime piattaforme online che mettono a disposizione del materiale che può essere utile e che può stimolare la creatività, magari dando spunti su cosa fotografare e come fotografarlo.
Non commettiamo però lo sbaglio di confondere il discorso “prendere spunto”, cosa utile per il nostro futuro stile fotografico, con il “copiare”, cosa assolutamente da evitare perché a lungo andare, risulta castrante e dannosa per il nostro estro creativo.
Adesso, dopo aver chiaro come funziona la nostra macchina fotografica ed aver sviluppato il nostro occhio fotografico con letture, esposizioni/mostre e materiale video, possiamo cominciare ad applicare sul campo ciò che abbiamo studiato.
Il consiglio base che mi sento dare come primo approccio alla fotografia, è di effettuare scatti di ogni genere, così da avere un’infarinatura generica per ogni occasione: dalla street photography alla naturalistica, passando per la fotografia sportiva, la ritrattistica, still life, macro ed architettonica, tanto per dirne alcune.
Col passare del tempo capiremo da soli qual è il genere fotografico che più ci aggrada.
Io ero partito puntando tutto sulla paesaggistica, poi mi sono soffermato sui ritratti ed attualmente (e con attualmente intendo un periodo abbastanza vasto) mi dedico esclusivamente alla street photography in bianco e nero.
Questo non significa che, davanti ad un bel panorama, mi limito a guardare senza fotografarlo.
Dico soltanto che adesso non esco nel cuore della notte per andare a Civita di Bagnoregio e sperare di cogliere l’alba con la nebbia sotto la città che muore, non perché non meriti di essere fotografato, ma perché sono concentrato su altro.

Dove condivido le fotografie che scatto?

Abbiamo una carrellata di fotografie e non sappiamo come/dove condividerle?
Internet ci mette a disposizione una miriade di soluzioni.
Cominciate col crearvi un sito web, che diventerà la vetrina delle vostre foto.
Il secondo passo è quello di creare un profilo Instagram e relativa pagina Facebook, Instagram è il social del momento, sarebbe da ingenui non sfruttarlo.
La pagina Facebook personalmente la utilizzo come contenitore di foto e basta, nel senso che ogni post che faccio su Instagram, in automatico esce anche sulla pagina Facebook collegata.
Questo è solo l’inizio, ma è il passo necessario per condividere le vostre foto e farvi conoscere nell’ambiente della Fotografia.
Il resto che andrò ad elencare dipende dal vostro tempo e voglia che volete dedicare alla diffusione del materiale fotografico che avete.
Registratevi e caricate le foto sui portali più famosi come 500px, Flickr, National Geographic Your Shot e GuruShots, tanto per dirne alcuni.
Fate girare il vostro nome, i vostri scatti e, mentre frequentate queste realtà virtuali, cercate di capire come i fotografi più esperti organizzano il loro lavoro.
Qua non si parla di rubare il lavoro altrui, né di copiarlo, ma bensì prendere spunto per avere punti di vista differenti dal nostro.
Quando caricate le foto, cercate di coinvolgere l’utenza con domande e richieste di consigli, naturalmente prendete soltanto i commenti costruttivi, le critiche inutili le lasciamo stare.
Le affermazioni tipo: “Lascia perdere la fotografia non fa per te”, “Posa la reflex e dedicati ad altro” e così via, sono frasi senza senso, non dedicategli tempo e non fatevi abbattere.
L’autostima si crea col tempo, la consapevolezza di essere in grado di tirare fuori fotografie interessanti nasce e viene coltivata anche grazie al feedback di photo editor e fotografi.

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Fabrizio Bonifazi